Giornata della Memoria all’I.O. “Montefeltro”
Nell’ambito delle iniziative relative alla Giornata della Memoria, nell’Aula Magna dell’I.O. “Montefeltro” si è svolto un evento profondamente significativo rivolto ai nostri studenti. Il prof. Paride Dobloni, storico della Shoah e formatore, ha tenuto la sua lezione-conferenza multimediale dedicata a :”La stagione dei diritti negati: la strada verso Auschwitz”. Attraverso documenti, immagini dei luoghi della memoria e sequenze video, i ragazzi hanno ricostruito il percorso storico che ha portato alla tragedia della Shoah e, magistralmente guidati, hanno messo in luce con crescente consapevolezza il contrasto tra la stagione dei diritti conquistati (quella delle grandi rivoluzioni di fine Settecento in Inghilterra, America e Francia) e la negazione dei diritti messa in atto negli anni dei totalitarismi.
Paride Dobloni, già in passato ospite dell’I.O. “Montefeltro”, è docente di Storia e Filosofia e formatore di Educazione civica; parla di sé dicendo: “Nella mia attività di formatore e conferenziere, porto sempre con me un “Survivors’ kit”, una valigia della memoria piena di documenti e oggetti sui diritti umani e contro il negazionismo e il razzismo. Da 5 anni è diventata la mia coperta di Linus. La storia si fa con i documenti. E ho capito che mostrarli e magari “appenderli” in bella mostra durante la lezione o la conferenza equivale a dire: facciamo i conti con la (nostra) storia e “appendiamo” nella nostra coscienza di cittadini le cose che contano. Credo testardamente nel mio mestiere di docente. Tempo fa si è tentato di ridurre la scuola a una specie di impresa (ricordate le “3 i”? Istruzione, Impresa, Inglese). Spiace dire a chi pensò quella trovata – per altro mai entrata in circolo nella scuola – che le aule non sono reparti di una fabbrica; a scuola non ci sono catene di montaggio. A scuola si vive, si progetta, si cresce. In una parola, si diventa cittadini. Questo è l’essenziale di ciò che sono e ciò in cui credo. Il resto sono dettagli”. E questo è quello in cui crediamo anche noi.
La Redazione