Benessere e dieta mediterranea
Giovedì 6 maggio 2021, la nostra scuola ha avuto la possibilità di incontrare online il dott. Giuseppe Frandina, all’interno del percorso di P.C.T.O. “Benessere e Dieta Mediterranea”. Il dottor Frandina, che è un esperto nutrizionista, ha parlato alle nostre classi dell’importanza di seguire uno stile di vita adeguato e dell’enorme ricchezza che la Dieta Mediterranea rappresenta per noi. Tale Dieta, termine che allude ad uno stile di vita, ad un modo di vivere, ci assicura una nutrizione valida, equilibrata e in grado di prevenire molte malattie, con la semplice assunzione di alimenti come la pasta, il pane, il vino, l’olio di oliva, i legumi, gli ortaggi e la frutta, combinati tra loro con piccoli alimenti di origine animale come formaggio, latte, uova, pesce e carne. Diverse ricerche epidemiologiche svolte nel corso degli anni -ci ha spiegato il dottor Frandina- hanno dimostrato la validità di questo modello alimentare, confermando che nei Paesi in cui si opta per una dieta occidentale, raffinata, la mortalità per “malattie del Benessere” è elevata; in quei Paesi in cui, invece, si consuma una dieta mediterranea la mortalità è più bassa. Esperti sostengono che la dieta del terzo millennio sia quella mediterranea e che questa, associata ad una sana abitudine al movimento, possa debellare molte patologie (come l’arteriosclerosi, l’obesità e il diabete); gli antiossidanti, gli anti radicali liberi e i grassi monoinsaturi abbassano, infatti, i livelli di colesterolo, regolarizzano la pressione, la glicemia e riducono i rischi cardiovascolari. Un vero toccasana, un pilastro di questo regime alimentare è, poi, l’olio di oliva il cui utilizzo produce effetti benefici sulla salute. Non da meno, inoltre, sono i vantaggi apportati dagli antiossidanti naturali contenuti nella frutta e verdura. In chiusura, le battute finali sono state dedicate dal dott. Frandina alla sensibilizzazione di tutti ai fini di una maggiore attenzione allo sviluppo sostenibile affinché le politiche ambientali possano avere ricadute positive sulle scelte economiche e politiche.
-Le classi I e III IPSSAS