Covid- 19
Agli inizi di gennaio 2020 iniziano a circolare le prime notizie su questo virus, che colpisce le vie respiratorie con una mortalità di circa il 2%. Sembravano informazioni lontane da noi, del resto era comparso in Cina, e tutto faceva pensare che sarebbe stato un fenomeno isolato, che non si sarebbe propagato; in quei giorni i cinesi venivano derisi per le loro abitudini alimentari – il virus probabilmente è stato trasmesso dai pipistrelli, animali utilizzati nella cucina cinese – e stigmatizzati come una popolazione ancora “incivile”… Poi ecco che tutto cambia, in un pianeta ormai globalizzato, il virus non poteva restare circoscritto a quella nazione; ecco così il primo caso in Italia… Siamo stati sottoposti come popolazione alla medesima gogna che aveva colpito i cinesi, derisi dai vicini francesi come popolo poco attento all’igiene o ancora peggio qualificati quali vagabondi dagli inglesi. Ma Covid- 19 ha proseguito nella sua marcia, prima la vecchia Europa, poi i paesi arabi, oggi le Americhe. L’ OMS ha dichiarato la pandemia, epidemia mondiale. Giornalmente la conta dei contagi, dei decessi, dei guariti; numeri che alimentano le statistiche, ma che rendono tangibile la gravità della situazione. Nel mondo da sempre si sono verificate catastrofiche epidemie, vengono ricordate nei libri storici, sono state l’incipit di capolavori letterari, come il Decameron del Boccaccio, hanno avuto un ruolo centrale all’interno di altri scritti, come i capitoli sulla Peste di Milano nei Promessi Sposi; e come oggi, da sempre le stesse domande: com’è cominciato tutto, qual è stata la causa, quali sono i sintomi, come sarà il decorso, quanto durerà, quali conseguenze avrà?… La Milano vuota dei Promessi Sposi è la stessa di oggi, le vie silenziose, i pochi passanti hanno le stesse movenze, paura e sgomento sono le stesse. E in questo clima surreale alla notizia di un contagio le stesse domande oggi come allora su chi possa essere, su come e dove l’infelice si sarà contagiato. La paura ti allontana dagli affetti, dalle abitudini, dalla vita. La mia vita, oggi così cambiata, la mia libertà così tanto limitata, il contatto negato e la voglia infinita di tornare ad abbracciarsi. E in tutto questo dolore una forte certezza, quella che domani nulla sarà uguale; questo nemico invisibile sta mettendo in ginocchio le più grandi potenze economiche… La superbia umana messa a tacere, nulla è scontato, all’improvviso tutto può cambiare senza che tu possa fare nulla per impedirlo. Siamo tutti fin troppo consapevoli che le conseguenze a quanto sta succedendo inevitabilmente ci saranno, ma adesso è il momento di sperare… Andrà tutto bene, Covid-19 passerà e domani verrà letto sui libri di storia o all’interno di un nuovo capolavoro letterario. Andrà tutto bene, passerà questo triste momento, ed io tornerò nella mia scuola, ai miei amici, ai miei divertimenti, nei primi giorni sarà tutto un po’ strano, ma sapremo reagire; il silenzio di oggi piano piano diventerà un ricordo e la voglia di rinascita sarà più forte dei residui di paura. Andrà tutto bene, dopo la tempesta viene l’arcobaleno e subito dopo il sole.
Aurora Badalotti, II AFM